Comunicazione della scienza
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I maschi degli uccelli tessitori (fam. Ploceidae) costruiscono complessi ed elaborati nidi per attrarre e conquistare le femmine. Come materiale di costruzione utilizzano fili d'erba e strisce di foglie che vengono intrecciate tra loro ed annodate ad un ramoscello. Quando una femmina passa nelle vicinanze il tessitore si appende al nido a testa in giù mostrando i colori vivaci sotto le ali. Se l'esibizione la soddisfa e se il nido è di suo gradimento, la femmina accetta di accoppiarsi, altrimenti vola via alla ricerca di un maschio (ed un nido) migliore.
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A lungo i naturalisti si sono chiesti per quale motivo alcuni coleotteri notturni possedessero splendide colorazioni metalliche. La loro bellezza sembrava non avere senso visto che questi insetti passano le ore del giorno infossati nel terreno e sono attivi solo di notte, quando nessuno può apprezzarne la livrea. Recenti teorie ipotizzano che le loro iridescenze multicolori siano solo la conseguenza della particolare microscultura della loro corazza (esoscheletro), una caratteristica che ha la funzione di renderli idrorepellenti impedendo che si imbrattino di fango.
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Il petauro dello zucchero (Petaurus breviceps), è un piccolo marsupiale diffuso in Nuova Guinea e in Australia. Per spostarsi velocemente da un albero all'altro si lancia nel vuoto e, grazie una sottile membrana di pelle che unisce le zampe anteriori a quelle posteriori, riesce a planare come una sorta di paracadute, utilizzando la coda come un timone.
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L'impollinazione non è territorio esclusivo di api e farfalle, sono diversi gli animali coinvolti nel trasferimento di polline da una pianta all'altra: gechi, lucertole, uccelli, pipistrelli e altri piccoli mammiferi. Anche alcuni lemuri hanno un ruolo attivo nell'impollinazione di talune grandi piante del Madagascar. La famosa palma del viaggiatore (Ravenala madagascariensis), ad esempio, presenta alcuni adattamenti che suggeriscono che si possa essere evoluta specificatamente per essere impollinata da grandi mammiferi: i suoi fiori sono protetti da strutture simili a foglie (brattee) molto resistenti che solo animali come i lemuri sono in grado di aprire e la quantità di nettare prodotta è sufficiente per soddisfare un animale di grandi dimensioni.
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Le orchidee Ophrys, diffuse in Europa, si fanno impollinare da insetti che attirano con l’inganno. I loro fiori hanno forma e odore simili alle femmine di alcune vespe, per attirarne i maschi in una vera e propria “trappola amorosa”. Le vespe maschio, convinte di trovarsi di fronte ad una femmina, tentano di accoppiarsi con il fiore, imbrattandosi così di polline che trasporteranno verso un'altra orchidea.