Il Tagliamento non è solo “un fiume del Friuli”, ma è in qualche modo “IL Friuli”: il suo bacino idrografico abbraccia infatti l’intera area delle Alpi Carniche e Giulie e ha quindi avuto un ruolo fondamentale nel definire la fisionomia dell’ambiente di tutta la regione.
Rispetto ad altri fiumi di origine alpina, ha subìto in maniera molto minore l’intervento dell’uomo, conservando un’importante integrità bioecologica; per questo viene chiamato anche il “Re dei fiumi alpini”.
Il Tagliamento nasce al Passo della Mauria (BL) e, dopo un viaggio di circa 170 chilometri, sfocia nel mar Adriatico, tra Lignano e Bibione.
La sua caratteristica più evidente, soprattutto nel tratto del medio Friuli, è il suo andamento “a canali intrecciati” che crea isolotti in continuo mutamento.
Inoltrarsi tra i ciottoli, per osservarli da vicino, è un viaggio, per i curiosi di natura: quella che sembra una distesa uniforme di pietre grigie, da vicino è un elegante miscuglio di diversi colori, come diversi sono i luoghi dai quali ha avuto origine il viaggio di ognuno di loro.
Lungo le sue fresche rive, è possibile scorgere una grande varietà di uccelli e, dove la corrente dell’acqua è meno forte, si può notare un intrico di orme lasciate nel loro girovagare da caprioli, cinghiali, cervi, lepri, volpi e talvolta anche orsi.
… e quindi come ci arrivo?
L’approccio più vicino al Tagliamento, si trova nella zona del Campo di Atterraggio del parapendio, a 500m dalla Casa delle farfalle (girare a destra su via Campo sportino e oltrepassare il campo di calcio). A Braulins (3 km), poco prima del ponte c’è una “spiaggia” molto frequentata d’estate.